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A volte parlando con alcune persone le ho sentite dire: "ho comprato delle azioni e ho perso parecchio, non mi fido più, basta"... e magari le hanno comprate perché "se ne parla molto" o perché hanno letto notizie, Il Sole 24 Ore, o perché l'ha detto un amico... Già... Probabilmente hanno ragione ma vi faccio una domanda:  andreste in una sala operatoria senza sapere niente di medicina ad operare un paziente? Non credo, probabilmente lo uccidereste. Ecco spiegato l'arcano mistero: per investire bisogna sapere almeno le cose basilari, senza farsi prendere dall'avidità di facili guadagni... altrimenti "si uccide il paziente"!

Avrete sentito spesso le parole "giocare in borsa". Nell'immaginario collettivo la borsa è come il casinò, un posto dove si possono fare grosse vincite ma è moto più facile perdere soldi, dipende da come gira la fortuna.

Il fatto è che i grossi operatori istituzionali e le grandi banche d'affari fanno il loro mestiere: fare soldi portandoli via a noi che spesso glielo lasciamo fare e siamo totalmente sprovveduti. Questi grandi operatori "fanno" il mercato e capire come funzionano i mercati è essenziale per stare dalla parte giusta della barricata. Perché ogni giorno è una battaglia, tra venditori e compratori e si ha a che fare con poche cose "umane": avidità, paura, delusione, euforia.
Le notizie non servono. I mercati sono e resteranno irrazionali.

Ci sono gli investitori che comprano e poi lasciano lì per degli anni attendendo che il prezzo salga secondo la strategia "buy and hold" (chiamati "cassettisti"), poi ci sono gli investitori istituzionali (banche, fondi d'investimento ecc.), poi ci sono i traders privati (retail) che comprano e vendono ogni giorno, facendo più operazioni giornaliere o tenendo i titoli per qualche giorno. E' uno dei lavori più belli e difficili che ci siano. E vi sembrerà strano ma è una grande scuola di vita.

Purtroppo, al contrario di quanto i media vogliono farci credere, per diventare trader esperti ci vogliono anni, studio, costanza e impegno. Nessuno di noi può controllare il mercato, nessuno ha la sfera magica che ci dice se salirà o se scenderà. L'unica cosa che possiamo controllare è il rischio e il nostro comportamento nel gestirlo. Quindi si ha a che fare solo con se stessi, con la propria psicologia, il proprio ego, il proprio carattere che bisogna imparare a dominare e controllare... e si ha a che fare con l'ignoto e l'imponderabile, proprio come nella vita. Si impara a non gioire troppo dei guadagni, si impara ad essere disciplinati, a rispettare se stessi, a controllarsi, a controllare le proprie emozioni, a controllare l'avidità, ad accettare la sconfitta con umiltà e andare avanti.

Nella vita spesso diamo la colpa delle nostre sventure ad altri, alla società, ad eventi esterni... perché è più comodo che ammettere che le decisioni le prendiamo noi, che siamo solo noi artefici del nostro destino, che se commettiamo un errore è solo colpa nostra e della decisione sbagliata che abbiamo preso. E' faticoso e doloroso ammettere a se stessi di aver sbagliato, ma è il primo passo per la conquista della libertà personale e dell'autostima. Quando diamo la colpa a fattori esterni per i nostri guai mentiamo a noi stessi... ed è la peggior cosa che una persona può fare per se stessa e per il rispetto che ha per se stessa.

La borsa è psicologia di massa e la massa si muove per ragionamenti primitivi. L'unica strada è essere se stessi e il rispetto per se stessi. Tutto questo fa parte dell'esperienza di un trader: più rispetta se stesso, più ha il dominio delle proprie emozioni e più risulterà vincente e migliore come persona. Una splendida metafora della vita.

La verità rende liberi, soprattutto quella che ognuno racconta a se stesso.

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